La crescita intrauterina è un processo biologico complesso e continuo che inizia al momento del concepimento e deve proseguire sino al termine della gravidanza. Svariati fattori, di origine materna o fetale, possono interferire in tale processo comportando un ritardo della sua fisiologica evoluzione (ritardo di accrescimento intrauterino o IUGR dalla sua sigla inglese). L’IUGR interessa circa il 7% delle gravidanze e può avere effetti estremamente pericolosi per il feto. Le cause fetali di IUGR sono generalmente legate a patologie congenite, quali anomalie cromosomiche, genetiche, malformative o a processi infettivi intrauterini.
Fra le cause materne la più frequente è l’insufficienza placentare, cioè una riduzione della capacità funzionale della placenta dovuta a svariati fattori e che si manifesta soprattutto nella seconda metà della gravidanza. La placenta è l’organo deputato al trasporto al feto dell’ossigeno e delle sostanze nutritive indispensabili al processo di accrescimento ed al mantenimento del benessere fetale. Nel caso in cui la placenta non funzioni in modo corretto inizia una serie di progressivi adattamenti nell’ambiente intrauterino che portano ad una riduzione dell’accrescimento fetale e possono determinarne anche la morte. Tali modificazioni comportano una alterazione dei flussi sanguigni nel distretto materno-fetale, che noi possiamo indagare attraverso la Flussimetria Doppler.
Tale indagine si basa sullo studio dei flussi sanguigni nella madre (arteria uterina) e nel feto (arteria ombelicale, cerebrale, distretto venoso) tramite un apparecchio ecografico dotato appunto di Color Doppler. L’esame non è invasivo e può essere ripetuto più volte a giudizio del ginecologo curante. Lo scopo della flussimetria è quello di individuare precocemente l’alterazione dei flussi sanguigni nel feto che può portare ad una carenza cronica di ossigeno ed a danni anche irreversibili.
Flussimetria dell’arteria uterina
Flussimetria dell’arteria ombelicale
Flussimetria dell’arteria cerebrale
La flussimetria doppler è lo strumento migliore oggi a disposizione per la valutazione del benessere fetale e che costituisce la guida fondamentale per individuare il momento migliore per la nascita nei casi a rischio.